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GIACOMO FRANCESCO CIPPER, detto il TODESCHINI

In OLD MASTER AND 19Th CENTURY PAINTINGS

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GIACOMO FRANCESCO CIPPER, detto il TODESCHINI
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Genova
(Feldkirch, 1664 - Milano, 1736)
Scena di mercato
Olio su tela, cm 110X132

La tela è da riferire alla mano di Giacomo Francesco Cipper, detto il Todeschini (1664-1736) per gli evidenti caratteri di stile e i confronti con la sua produzione. Il pittore è uno dei principali protagonisti della pittura di genere in Lombardia, capace di concepire eleganti nature morte ma altresì caratteristiche composizioni con figure, che descrivono scene di mercato, mendicanti e artigiani. Viene così a rinnovare la tradizione seicentesca dei bamboccianti e a rileggere in chiave personalissima gli esempi di Monsù Bernardo e d'Alessandro Magnasco, con l'ambizione, oltremodo riuscita, di trasporre le sue idee con spirito monumentale, dedicandosi ad una realistica definizione degli oggetti d'uso quotidiano, dei cibi e delle masserizie e giungendo sino alle massime conseguenze della tradizione comica e grottesca che in area lombarda ha origini rinascimentali. Nel 1669 Todeschini è documentato a Milano e, in simbiosi con la nobilitazione degli umili intrapresa dal Maggi, comincia a ritrarre la variegata umanità del popolo minuto con naturale propensione. Queste rappresentazioni, però, non sono immuni da una buona dose d'ironia, verve satirica e, talvolta, da una palese licenziosità; quanto importanti sono le riforme che interessano il teatro dialettale, specialmente milanese, che pare accompagnare l'evoluzione che intercorre fra il Todeschini e il Ceruti.

Bibliografia di riferimento:
M. B. Castellotti, La Pittura lombarda del '700, Milano 1986, tavv. 202-209
L. Tognoli, G. F. Cipper, il Todeschini e la pittura di genere, Bergamo 1976, ad vocem
M. S. Proni, Giacomo Francesco Cipper detto il Todeschini, Soncino 1994, ad vocem
(Feldkirch, 1664 - Milano, 1736)
Scena di mercato
Olio su tela, cm 110X132

La tela è da riferire alla mano di Giacomo Francesco Cipper, detto il Todeschini (1664-1736) per gli evidenti caratteri di stile e i confronti con la sua produzione. Il pittore è uno dei principali protagonisti della pittura di genere in Lombardia, capace di concepire eleganti nature morte ma altresì caratteristiche composizioni con figure, che descrivono scene di mercato, mendicanti e artigiani. Viene così a rinnovare la tradizione seicentesca dei bamboccianti e a rileggere in chiave personalissima gli esempi di Monsù Bernardo e d'Alessandro Magnasco, con l'ambizione, oltremodo riuscita, di trasporre le sue idee con spirito monumentale, dedicandosi ad una realistica definizione degli oggetti d'uso quotidiano, dei cibi e delle masserizie e giungendo sino alle massime conseguenze della tradizione comica e grottesca che in area lombarda ha origini rinascimentali. Nel 1669 Todeschini è documentato a Milano e, in simbiosi con la nobilitazione degli umili intrapresa dal Maggi, comincia a ritrarre la variegata umanità del popolo minuto con naturale propensione. Queste rappresentazioni, però, non sono immuni da una buona dose d'ironia, verve satirica e, talvolta, da una palese licenziosità; quanto importanti sono le riforme che interessano il teatro dialettale, specialmente milanese, che pare accompagnare l'evoluzione che intercorre fra il Todeschini e il Ceruti.

Bibliografia di riferimento:
M. B. Castellotti, La Pittura lombarda del '700, Milano 1986, tavv. 202-209
L. Tognoli, G. F. Cipper, il Todeschini e la pittura di genere, Bergamo 1976, ad vocem
M. S. Proni, Giacomo Francesco Cipper detto il Todeschini, Soncino 1994, ad vocem

OLD MASTER AND 19Th CENTURY PAINTINGS

Auktionsdatum
Lose: 901 - 1245
Lose: 1246 - 1397
Ort der Versteigerung
Palazzo del Melograno
Piazza Campetto 2
Genova
.
Italy

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