Antonio Puglieschi (zugeschr.), Grablegung Christi. Wohl Ende 17. Jh.Antonio Puglieschi 1660 Florenz 1732 ebendaDomenico I Piola 1627 Genua 1703 ebendaFederzeichnung in brauner Tusche, grau laviert sowie weiß gehöht, auf grundiertem Bütten. Unsigniert. Doubliert. In Tusche u. mittig nummeriert "615". Verso eine Szene mit der Geißelung Christi mit deutschem Text darunter (Abklatsch). Im Passepartout, dort mit in Blei bezeichnet "Domenico Piola".Mit einer namenlos in Florenz ausgestellten Expertise auf Italienisch vom 21.3.1992, eventuell von der damaligen Direktorin des Gabinetto dei disegni e delle stampe der Uffizien in Florenz verfasst. Die Expertise erwähnt Künstler wie Giuseppe Nasini, Pietro Dandini, Nicoló Lapi und Antonio Puglieschi. "La scena con la Deposizionedi Cristo nel sepolcro, [...] è certamente toscano [...]: si tratta di un'opera collocabile fra la fine del ´600 e i primi del ´700, per mano di un'artista che non sono riuscita ad identificare, ma che si colloca fra quelli legati alla tradizione seicentesca più calibrata ma con segni e panneggiamenti barocchi di eco romana di fine secolo. La mia prima idea è stata di confrontarlo con i fogli del senese Giuseppe Nasini [...] la tipologia delle figure e dei gesti mi pare però più fiorentina e mi ricorda Pietro Dandini, i cui pochi disegni sicure sono tuttavia piuttosto diversi da questo. Fra i suoi scolari, Nicolò Lapi ha dei tipi molto simili in pittura, ma i suoi pochi disegni sono pure piuttosto diversi [...] Scolaro del Dandini è pure Antonio Puglieschi fra i suoi disegni si tronavo tipi analoghi al nostro, ma non nella stessa tecnica: penso che il suop nome sia comunque da tener presente più di altri, anche se non mi risultano suoi quadri con lo stesso tema.".Ecke u.re. gestaucht und mit Randmängeln. Verso mit Resten einer älteren Montierung.Maße: 24 x 19,5 cm, Psp. 50 x 40 cm.Antonio Puglieschi1660 Florenz 1732 ebendaAntonio Puglieschi (zugeschr.), Grablegung Christi. Wohl Ende 17th cent.Antonio Puglieschi 1660 Florenz 1732 ebendaDomenico I Piola 1627 Genua 1703 ebendaPen drawing in brauner Tusche, grau laviert sowie weiß gehöht, auf grundiertem Bütten. Unsigniert. Doubliert. In Tusche u. mittig nummeriert "615". Verso eine Szene mit der Geißelung Christi mit deutschem Text darunter (Abklatsch). Im Passepartout, dort mit in Blei bezeichnet "Domenico Piola".Mit einer namenlos in Florenz ausgestellten Expertise auf Italienisch vom 21.3.1992, eventuell von der damaligen Direktorin des Gabinetto dei disegni e delle stampe der Uffizien in Florenz verfasst. Die Expertise erwähnt Künstler wie Giuseppe Nasini, Pietro Dandini, Nicoló Lapi und Antonio Puglieschi. "La scena con la Deposizionedi Cristo nel sepolcro, [...] è certamente toscano [...]: si tratta di un'opera collocabile fra la fine del ´600 e i primi del ´700, per mano di un'artista che non sono riuscita ad identificare, ma che si colloca fra quelli legati alla tradizione seicentesca più calibrata ma con segni e panneggiamenti barocchi di eco romana di fine secolo. La mia prima idea è stata di confrontarlo con i fogli del senese Giuseppe Nasini [...] la tipologia delle figure e dei gesti mi pare però più fiorentina e mi ricorda Pietro Dandini, i cui pochi disegni sicure sono tuttavia piuttosto diversi da questo. Fra i suoi scolari, Nicolò Lapi ha dei tipi molto simili in pittura, ma i suoi pochi disegni sono pure piuttosto diversi [...] Scolaro del Dandini è pure Antonio Puglieschi fra i suoi disegni si tronavo tipi analoghi al nostro, ma non nella stessa tecnica: penso che il suop nome sia comunque da tener presente più di altri, anche se non mi risultano suoi quadri con lo stesso tema.".size: 24 x 19,5 cm, Psp. 50 x 40 cm.