Pompeo Girolamo Batoni (Lucca 1708 - Roma 1787) cerchia diRitratto di Sir Edward Dering (?)Olio su tela82 x 66 cmL’opera mostra analogie con lo stile di Girolamo Batoni, vero principe della ritrattistica romana del Settecento. Verosimilmente, il ritratto in esame fu realizzato da un pittore romano di abilità tale da imitare lo stile del famoso artista lucchese. Il personaggio, che pare proprio essere il nobile inglese Sir Edward Dering, fu ritratto ben due volte da Batoni. Per approfondire, si vedano le foto 75 e 76 a pagina 396 del volume II del testo di Francesco Petrucci, Pittura di Ritratto a Roma, il 700. Un altro elemento a favore della nostra ipotesi attributiva è il volto della duchessa Giacinta Orsini Boncompagni Ludovisi (foto 63 e 64 alle pagg. 390 e 391 del volume II del testo di Francesco Petrucci intitolato Pittura di Ritratto a Roma, il 700), la quale fu immortalata da Batoni con il viso nella medesima posizione e con la stessa espressione sorridente. Girolamo Batoni si trasferì a Roma nel 1727, dove si applicò nell’esecuzione di copie da Raffaello e Annibale Carracci nella bottega di Francesco Ferdinandi. Negli anni trenta cominciò ad ottenere commissioni di prestigio, soprattutto per opere di soggetto religioso. Nel decennio successivo si specializzò nel campo della ritrattistica, un genere assai remunerativo grazie ai nobiluomini stranieri che soggiornarono a Roma per il Grand Tour.Pompeo Girolamo Batoni (Lucca 1708 - Rome 1787) circle ofPortrait of Sir Edward Dering (?)Oil on canvas82 x 66 cmThe artwork shows similarities with the style of Girolamo Batoni, the true prince of Roman portrait of the 18th century. Probably, this portrait was made by a Roman painter of such skill as to imitate the style of the famous artist from Lucca. The character, who seems to be the English nobleman Sir Edward Dering, was portrayed twice by Batoni. For further information, you should see the photos 75 and 76 on page 396 of volume II of the text by Francesco Petrucci, Pittura di Ritratto a Roma, il 700. Another element for our attribution hypothesis is the face of the Duchess Giacinta Orsini Boncompagni Ludovisi (photos 63 and 64 on pages 390 and 391 of volume II of the text by Francesco Petrucci entitled Pittura di Ritratto a Roma, il 700), which was immortalized by Batoni with her face in the same position and with the same smiling expression.