Hendrick van Somer (Lokeren 1607 - Napoli 1656) San Paolo di TebeOlio su tela123 x 111 cmLa presente opera mostra la sua radice riberesca, evidente sia nella scelta del soggetto sia nell’espressività drammatica dell'anziano corpo posto in netta evidenza. Il tutto è orchestrato da una tavolozza scarna, che mette in risalto la figura circondata da un buio sia reale che simbolico. La tela trova il suo esatto riferimento in quella presente al Prado, eseguita da Ribera nella metà degli anni '30 del Seicento. Come riporta Nicola Spinosa nel suo Ribera L'opera completa alla voce A182 di pag. 327, sappiamo che esiste una copia antica in collezione Koelliker a Milano e un'altra versione alla Gemaldegalerie di Pommersferlden. Quest'ultima è stata creduta per alcuni storici (Frimmel e Longhi) autografa dello Spagnoletto, per altri una copia dall'originale assegnata alla mano di Hendrick van Somer. L'ultima tesi è la stessa che noi proponiamo anche per la tela in questione. Tra le molte presenze straniere van Somer è da annoverare tra le più significative personalità presenti a Napoli nel corso del primo Seicento. Giunto in Italia nel 1624, lo ritroviamo nella bottega del Ribera, al quale si rifà spesso nei modelli grafici, anche se è evidente che osservò con attenzione anche Caravaggio. Nei decenni successivi van Somer meditò sul panorama pittorico, ammorbidendo le tensioni tenebrose e naturalistiche di Ribera e Caravaggio per orientarsi su una pittura neo-veneta basata sulla forza espressiva del colore.Hendrick van Somer (Lokeren 1607 - Naples 1656)St. Paul of ThebesOil on canvas123 x 111 cmThis artwork shows its rebellious root, evident both in the choice of the subject and in the dramatic expressiveness of the elderly body which is clearly evident. The whole is orchestrated by a sparse palette, which highlights the figure surrounded by both real and symbolic darkness. The canvas finds its exact reference in the one present at the Prado, executed by Ribera in the mid-30s of the seventeenth century. As Nicol Spinosa reports in his Ribera The complete work under item A182 on p. 327, we know that there is an ancient copy in the Koelliker collection in Milan and another version at the Gemaldegalerie in Pommersferlden. The latter was believed for some historians (Frimmel and Longhi) to be an autograph by Spagnoletto, for others a copy of the original assigned to the hand of Hendrick van Somer. The last thesis is the same that we propose also for the canvas in question.