Alessandro Magnasco detto Il Lissandrino (Genova 1667 - 1749) cerchia/seguace di Paesaggio con cantastorie Olio su tela 90 x 67 cm Dopo la morte del padre nel 1672, Alessandro Magnasco si trasferì a Milano. In questa città entrò in contatto con la bottega del pittore Filippo Abbiati. Dal maestro milanese recepì il forte senso di opprimente drammaticità presente nelle sue opere, nonché l’accentuato effetto chiaroscurale. Poco più che ventenne, iniziò la sua attività in proprio realizzando i primi paesaggi, tema pittorico che stava per essere riconosciuto dal collezionismo italiano. I suoi paesaggi, ossia ampie pianure o boschi, donano un gran senso di desolazione e solitudine. In alcuni casi, le sue ambientazioni furono arricchite con architetture in rovina. Spesso l’artista si limitò ad inserire smilze e nervose figure nei dipinti, mentre lasciò ad Antonio Francesco Perruzzini, Crescenzio Onofri, Clemente Spera e Carlo Antonio Tavella il compito di eseguire i paesaggi e le quinte architettoniche. Dopo essere stato al servizio dei Medici a Firenze, si stabilì a Milano, dove lavorò per importanti committenti, come i Visconti e i Durini. Alessandro Magnasco called Il Lissandrino (Genoa 1667 - 1749) circle/follower of Landscape with storyteller Oil on canvas 90 x 67 cm