Livio Mehus (Oudenarde 1630 circa - Firenze 1691) attribuito Studio per uomini che guidano cammelli e cavallo Olio su tela 15,5 x 22 cm A nostro giudizio, l’opera in questione trova un significativo riscontro nella tela Le Sabine mettono pace tra Romani e Sabini, conservata agli Uffizi, ove la figura di sinistra con le braccia protese è presente nella stessa posizione. Inoltre, nella medesima tela svetta un cavallo visto da tergo, molto simile a quello posto in basso a destra nel presente quadro. Livio Mehus, pittore di origini fiamminghe, si distinse in qualità di pittore originale ed eclettico per aver dipinto paesaggi, soggetti sacri, quadri di genere e ritratti. La formazione in Italia si svolse a Roma, presso Pietro da Cortona. Egli incarnò perfettamente lo spirito e le arti figurative del tardo barocco con la sua arte tendente alla deformazione onirica dei personaggi, avvolti in plumbei ambienti. Fu uno dei più importanti seguaci del Cortona per quanto riguarda le tele di carattere sacro, insieme a Ciro Ferri, il Volterrano, Giovan Battista Foggini e Raffaello Vanni. Visse dei periodi di vita inquieta spostandosi a Lucca, Genova, Milano e Venezia, dove ebbe modo di entrare in contatto anche con la pittura di Tiziano e Tintoretto, da cui assorbì le luminosità violente. Apprezzato dal Gran Principe Ferdinando de' Medici e dalla nobiltà dell'epoca, Livio Mehus lasciò numerose opere, oggi presenti alla Galleria Palatina, agli Uffizi e a Palazzo Pitti, a Firenze, come anche al Museo Poldi Pezzoli, al Louvre, al Courtauld Institute, e in molti altri luoghi. Livio Mehus (Oudenarde circa 1630 - Florence 1691) attributed Study of men who ride camels and a horse Oil on canvas 15,5 x 22 cm The artwork in question finds, in our opinion, a significant comparison with the canvas The Sabines make peace between the Romans and the Sabines, kept in the Uffizi Gallery, where the figure on the left, with outstretched arms, is present in an identical position. Also, in the same canvas a horse seen from the back stands out, which is very similar to the one placed lower right in the present painting.