Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore 1488/1490 - Venezia 1576) allievo di Giove e Antiope Olio su tela 108 x 140 cm L'opera è corredata dalla fotocopia di un'indagine scientifica ed estetica del Professor Alessandro Strini, disponibile su richiesta via mail. Il soggetto di quest'opera è stato dipinto in più varianti da Tiziano Vecellio. La versione più famosa è conservata al Louvre di Parigi, ed è conosciuta anche come Venere del Pardo. Una seconda versione che rappresenta solo i visi dei personaggi, oggi perduta, è tramandata grazie all’incisione di A. H. Payne. Una terza versione, da cui deriva l’opera in esame, è anch’essa perduta e la si conosce grazie all’incisone di Abraham Raimbach. L'opera è da assegnare alla produzione della stretta cerchia del Tiziano e realizzata in un periodo posteriore alla sua morte . Il riferimento va dunque all'entourage del maestro e a quei pittori cresciuti affianco a Tiziano nei suoi quasi cinquant'anni di attività. La fonte principale degli aiutanti fu la sua famiglia, quindi troviamo il fratello Francesco Vecellio, il figlio Orazio Vecellio e i suoi due cugini Cesare Vecellio e Marco Vecellio. Fuori dal campo parentale, ritroviamo Girolamo Dente detto Girolamo di Tiziano, Polidoro da Lanciano o Polidoro de' Renzi, Parrasio Michiel, Damiano Mazza e Camillo Ballini. Infine, tra coloro che fecero brillare il verbo tizianesco per tutto il XVI secolo e che lo traghettarono nel XVII secolo, si ricordano Simone Peterzano, Leonardo Corona, Giovanni Contarini e Jacopo Palma il Giovane. Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore 1488/1490 - Venice 1576) pupil of Jupiter and Antiope Oil on canvas 108 x 140 cm The artwork is accompanied by a copy of scientific and aesthetic investigation by Professor Alessandro Strini, available on request via email.