Anastasio Fontebuoni (Firenze 1571 - 1626) Santa Apollonia Olio su tela 116 x 91,3 cm L’opera è corredata da uno studio redatto dal Professor Emilio Negro, disponibile su richiesta via email. Giovanni Baglione e Filippo Baldinucci ricordano Anastasio Fontebuoni nella bottega di Domenico Cresti, detto il Passignano. Nel 1599 l’artista si spostò a Roma per avere la possibilità di partecipare, assieme ad altri allievi del Passignano, alla decorazione pittorica della chiesa di S. Prisca sull'Aventino; ovvero la sua prima traccia d’attività pittorica oggi conosciuta. Poco dopo si applicò alla decorazione pittorica dell'abside di S. Balbina, commissionata dal cardinale titolare Pompeo Arrigoni in occasione del giubileo. In questa occasione, Fontebuoni si fece influenzare dal mondo figurativo romano. Seguirono le pale firmate e datate 1606: l'Annunciazione per la chiesa agostiniana di S. Lucia in Selci e la Madonna con Bambino e Santi già nella chiesa dei Ss. Vincenzo e Ariastasio a Rignano Flaminio: tutte opere che confermano l’adesione del fiorentino ai modi dei Caravaggeschi. Il completo inserimento nel mondo artistico romano è attestato anche dall’ammissione all'Accademia di S. Luca. Dopo il 1610 la sua pittura maturò grazie a interessi naturalistici, approfondendo le lezioni di Adam Elsheimer, il colorismo di Carlo Saraceni e Orazio Gentileschi. Nel luglio 1620, dopo un contrasto con i benedettini di S. Paolo fuori le mura, rientrò definitivamente a Firenze, ove fu ricercato dai vari ordini religiosi e dai Medici per la decorazione del Casino Mediceo di S. Marco, tra il 1621 e il 1623, e nel 1624 per la villa di Poggio Imperiale. Nel 1626, assieme ad altri artisti, fu coinvolto nell’importante commissione per la realizzazione dei dipinti destinati al Cabinet Doré del palazzo del Lussemburgo a Parigi. Anastasio Fontebuoni (Florence 1571 - 1626) St. Apollonia Oil on canvas 116 x 91,3 cm The artwork is accompanied by a study drawn up by Professor Emilio Negro, available on request via email.