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Lattanzio Gambara (Brescia 1530 circa - 1574)

In PAINTINGS, DRAWINGS, ICONS, SILVER, FINE ART A...

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Milan, Italy
Lattanzio Gambara (Brescia 1530 circa - 1574) Gesù incontra sua Madre durante la Via Crucis Olio su tela 40 x 54 cm Si ringrazia il Professore Michele Danieli per aver studiato l'opera e fornito la seguente scheda di presentazione: Sono evidenti e numerose le stratificazioni culturali che si sovrappongono in questo bellissimo dipinto: dalla Mantova di Giulio Romano alla Cremona di Giulio Campi e Bernardino Gatti, fino a esperienze emiliane sulla scia di pittori girovaghi come il Pordenone. L'autore andrà dunque riconosciuto in un artista a sua volta attivo in diversi ambienti culturali, come Lattanzio Gambara. A causa della sua capacità di spaziare tra diversi registri espressivi, ha dovuto a lungo sopportare l'etichetta di pittore "eclettico", che per lungo tempo ne ha soffocato la fama. Dopo l'alunnato con Giulio Campi e una lunga collaborazione con Girolamo Romanino, all'inizio degli anni sessanta del XVI secolo, Gambara inizia la propria attività autonoma, breve (interrotta dalla morte prematura) ma estremamente intensa. Già nell'affresco absidale di Santo Stefano a Vimercate, firmato e datato 1566, compaiono panneggi dalle lunghe pieghe flessuose confrontabili con quelli della nostra tela, pur nella diversità del supporto e del formato. Il 1568, data del Seppellimento di Cristo di San Benedetto Po, uno dei capolavori dell'artista, rappresenta un limite invalicabile per la nostra tela: anche se i volti atteggiati a smorfie di sofferenza sono ancora simili, le forme hanno già acquisito quella monumentalità che Gambara metterà in opera negli affreschi del Duomo di Parma, che lo terranno impegnato fino alla morte. La tela qui presentata invece risente ancora degli anni passati al fianco del Romanino: la posa di Gesù ripete quella del celebre Cristo portacroce di Girolamo, oggi in collezione Alana a New York. Il colore fumoso, quasi che i personaggi fossero immersi in una nebbia che corrode i contorni, è quello che compare in opere bresciane del settimo decennio, come la Deposizione della parrocchiale di Fontignano. Sempre a Brescia, nella chiesa di Sant'Alessandro, il frammento di affresco con l'Ecce Homo mostra un Cristo perfettamente identico a quello che nel nostro dipinto incontra la Madre, con un volto malinconico e ormai distaccato, incorniciato da grossi riccioli inanellati. Lattanzio Gambara (Brescia 1530 circa - 1574) Jesus meets his Mother during the Via Crucis Oil on canvas 40 x 54 cm We have to thank Professor Michele Danieli for having studied the artwork and formulated the presentation form.
Lattanzio Gambara (Brescia 1530 circa - 1574) Gesù incontra sua Madre durante la Via Crucis Olio su tela 40 x 54 cm Si ringrazia il Professore Michele Danieli per aver studiato l'opera e fornito la seguente scheda di presentazione: Sono evidenti e numerose le stratificazioni culturali che si sovrappongono in questo bellissimo dipinto: dalla Mantova di Giulio Romano alla Cremona di Giulio Campi e Bernardino Gatti, fino a esperienze emiliane sulla scia di pittori girovaghi come il Pordenone. L'autore andrà dunque riconosciuto in un artista a sua volta attivo in diversi ambienti culturali, come Lattanzio Gambara. A causa della sua capacità di spaziare tra diversi registri espressivi, ha dovuto a lungo sopportare l'etichetta di pittore "eclettico", che per lungo tempo ne ha soffocato la fama. Dopo l'alunnato con Giulio Campi e una lunga collaborazione con Girolamo Romanino, all'inizio degli anni sessanta del XVI secolo, Gambara inizia la propria attività autonoma, breve (interrotta dalla morte prematura) ma estremamente intensa. Già nell'affresco absidale di Santo Stefano a Vimercate, firmato e datato 1566, compaiono panneggi dalle lunghe pieghe flessuose confrontabili con quelli della nostra tela, pur nella diversità del supporto e del formato. Il 1568, data del Seppellimento di Cristo di San Benedetto Po, uno dei capolavori dell'artista, rappresenta un limite invalicabile per la nostra tela: anche se i volti atteggiati a smorfie di sofferenza sono ancora simili, le forme hanno già acquisito quella monumentalità che Gambara metterà in opera negli affreschi del Duomo di Parma, che lo terranno impegnato fino alla morte. La tela qui presentata invece risente ancora degli anni passati al fianco del Romanino: la posa di Gesù ripete quella del celebre Cristo portacroce di Girolamo, oggi in collezione Alana a New York. Il colore fumoso, quasi che i personaggi fossero immersi in una nebbia che corrode i contorni, è quello che compare in opere bresciane del settimo decennio, come la Deposizione della parrocchiale di Fontignano. Sempre a Brescia, nella chiesa di Sant'Alessandro, il frammento di affresco con l'Ecce Homo mostra un Cristo perfettamente identico a quello che nel nostro dipinto incontra la Madre, con un volto malinconico e ormai distaccato, incorniciato da grossi riccioli inanellati. Lattanzio Gambara (Brescia 1530 circa - 1574) Jesus meets his Mother during the Via Crucis Oil on canvas 40 x 54 cm We have to thank Professor Michele Danieli for having studied the artwork and formulated the presentation form.

PAINTINGS, DRAWINGS, ICONS, SILVER, FINE ART AND ORIENTAL ART

Auktionsdatum
Lose: 513
Ort der Versteigerung
Sede Legale
Via Nino Bixio, 34
Milan
Italy
20129
Italy

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