Giovanni Permeniate (attivo a Venezia nel XVII secolo) attribuito San Gerolamo nel deserto Olio su tavola 24,5 x 19 cm L’opera va vista come una trascrizione in stile veneto cretese di una delle rappresentazioni di questo soggetto dipinte da Giovanni Bellini. La tavola presenta il linguaggio tipico dei pittori greci e cretesi presenti a Venezia nel XVI e XVII secolo. In laguna, sin dalla metà del ‘500, visse una grande comunità ellenica, formatasi con gli anni e aumentata maggiormente dopo la caduta di Costantinopoli in mano turca. Essi si divisero in due filoni e cercarono di soddisfare la grande richiesta di pittura “alla greca”, ferma agli esempi dell’iconografia classica e ortodossa, e quella “alla veneziana o all’occidentale”, che vedeva i pittori rileggere in chiave greca le opere dei celeberrimi pittori del Rinascimento veneziano. Tra i pittori rimasti legati alla tradizione, ricordiamo i Rico (Ritzos) e Damasceno (Damaskinos), mentre tra quelli passati completamente ad una definizione occidentale si ricordano El Greco e Antonio Vassilacchi detto l'Aliense. Tra i pittori che cercarono una via di assimilazione e fusione delle due scuole pittoriche è necessario citare Giovanni Permeniate, come dimostrano le sue due opere conservate presso il Museo Correr di Venezia, una delle quali firmata. Giovanni Permeniate (active in Venice in the 17th century) attributed San Gerolamo in the desert Oil on panel 24,5 x 19 cm The artwork should be seen as a Venetian Cretan style transcription of one of the representations of this subject painted by Giovanni Bellini.