Gennaro Greco detto Il Mascacotta (Napoli 1663 o 1665 - 1714)Rovine in riva al mare con personaggiOlio su tela75 x 101 cmL’opera, per le sue peculiarità stilistiche, ampiamente riscontrate in numerosi altri dipinti, è da scrivere alla produzione del Mascacotta.Inizialmente Gennaro Greco fu allievo di Andrea Pozzo, dal quale approfondì l'arte di ornare volte e soffitti secondo la tradizione del quadraturismo. Questa specializzazione gli permise di collaborare con i pittori frescanti quali Paolo De Matteis e Francesco Solimena. Come ci riporta il De Dominici, congiuntamente all’attività di frescante, egli creò capricci architettonici, marine e paesaggi con rovine: "Inventò varie architetture dirute, e altre magnifiche fabbriche e fece apparire eccellentemente luoghi sotterranei e carceri capricciose, con orride apparenze". Si trattava di un tema molto in voga in quell’epoca, perché era di di gusto ornamentale e con sottintesi rimandi sia filosofici che normalistici. Il tema rovinistico arrivò a Napoli grazie a Viviano Codazzi, seguito, visto il successo e le numerose commissioni, da Domenico Gargiulo, Ascanio Luciani, Giovanni Ghisolfi e Pietro Cappelli. Le sue tele con rovine erano quasi sempre ambientate in riva al mare e vissute da smilze figure, senza alcuna funzione aneddotica. Sono opere condotte con notevole finezza cromatica, chiare e cristalline, ove la rovina, oltre alla suggestione fantastica e misteriosa, dedotta da Salvator Rosa, acquisisce un saldo valore prospettico e decorativo in grado di ampliare lo spazio definito della tela. Parallelamente a Angelo Maria Costa, Mascacotta fu il traghettatore tra l’arte espressamente barocca di Codazzi e le visionarie e drammatiche invenzioni di Leonardo Coccorante. Gennaro Greco known as Il Mascacotta (Naples 1663 or 1665 - 1714)Ruins by the sea with charactersOil on canvas75 x 101 cmDue to its stylistic peculiarities, widely found in other paintings, the artwork has to be written in the production of Mascacotta.