Pietro Antonio Rotari (Verona 1707 - San Pietroburgo 1762)Salomone adora gli idoli Olio su tela86 x 62 cmGiunto da giovanissimo a Venezia, Rotari entra nella bottega di Giovanni Battista Piazzetta e frequenta il vedutista svedese Johan Richter. Ha modo di conoscere e studiare le opere di Paolo Veronese e Tiziano, dai quali apprende l’eleganza espressiva che contraddistinguerà tutta la sua produzione. Dal 1725 al 1729 è a Roma, presso Francesco Trevisani, maestro di origine veneta divenuto massimo esponente della cultura roccocò romana ed europea. Prima di rientrare a Verona è a Napoli, dove opera al fianco di Francesco Solimena. In seguito alla morte del padre, dal 1750 opera per le corti di Vienna e Dresda, ottenendo importanti commissioni. Nel 1756 è chiamato a Pietroburgo dall'imperatrice Elisabetta e diviene pittore della corte russa. Inizialmente realizza opere dal tema mitologico e ritratti dei grandi dell'impero, ma in seguito raggiunge l’apice della sua fortuna grazie alla realizzazione di piccoli ritratti femminili. La nostra opera si connota per la vitrea cromia e la composizione ascensionale delle figure, segno evidente dell’influenza ancora viva di Antonio Balestra, nonché reminiscenze veneziane e dell’elegante stile Roccocò classicheggiante del Pittoni. I confronti si possono fare con le opere di soggetto religioso e non, realizzate dal Rotari negli anni tra il 1740 e il 1750, ovvero nel periodo in cui realizza commissioni per le chiese dell’Emilia, della Lombardia e della sua natia Verona; decennio in cui la sua arte pittorica si caratterizza per la grandiosa solennità compositiva e l’elegante colorismo rischiarato. Pietro Antonio Rotari (Verona 1707 - St Petersburg 1762)Solomon worships idolsOil on canvas86 x 62 cm