Nicolas Poussin (Les Andelys 1594 - Roma 1665) cerchia/seguace Putti che ballano alla musica di un faunoOlio su tela84,5 x 71 cmll soggetto dei putti giocosi o danzanti è una ripresa dall’antico, operata nel Rinascimento italiano e eseguita, tra gli altri, da Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone (Pordenone 1483/84 - Ferrara 1539), da Raffaello Sanzio (Urbino 1443 - Roma 1520) e in scultura da Donatello (Firenze 1386 - 1466). Successivamente, il tema ebbe fortuna a Venezia con Tiziano (Pieve di Cadore 1490 - Venezia 1576), e grazie a Jacopo Tatti detto il Sansovino (Firenze 1486 - Venezia 1570), il quale inserì, nel cuore della città, a Piazza San Marco, un gioco di putti e ghirlande sulla facciata della Biblioteca Marciana. Con la divulgazione delle stampe, ricordiamo, tra le altre, “Cinque putti danzanti” di Amico Aspertini (Bologna 1475 - 1552) e “Cinque putti che danzano in cerchio” di Marcantonio Raimondi (Bologna 1480 - 1534), il tema ebbe vigoroso riscontro ben oltre i confini nazionali. A Roma è Poussin che ama e dipinge questo tema riprendendolo dalle opere vedute di Tiziano. Questi temi sono presenti nell’opera di Poussin del primo periodo, quando opera in Francia tra 1612 e il 1624, e nel secondo periodo che coincide coi primi anni a Roma tra il 1624 e il 1630. La nostra opera, e la seguente con cui fa pendant, sono ispirate alle celeberrime tele del maestro francese: nascono nell’ambiente romano fortemente influenzato dalla sua presenza, ed il loro aspetto, tipicamente barocco, risulta essere tanto ricercato quanto ornamentale, divertente e giocoso pur evidenziando un chiaro messaggio moralizzante. Nicolas Poussin (Les Andelys 1594 - Rome 1665) circle/followerPutti dancing to the music of a faunOil on canvas84,5 x 71 cm