Los

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Alexander I Baert (attivo dalla fine del XVII secolo al 1719, Amsterdam)

In SILVER, PAINTINGS, ICONS AND FINE ARTS

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Milan, Italy
Alexander I Baert (attivo dalla fine del XVII secolo al 1719, Amsterdam)Probabilmente scena tratta dalle “Storie di Amadis” ArazzoProbably a scene from the "Stories of Amadis"Tapestry 385 x 285 cmSi ringrazia il dottor Nello Forti Grazzini per aver suggerito l’attribuzione dell’opera e aver fornito i dati della sottostante schedaLa scena rappresentata è un vero rebus interpretativo e probabilmente si riferisce al sovrano romanzo epico tardo medievale spagnolo dedicato all'amore di Amadigi di Gaula e Oriana. Un sovrano orientale mostra ai sudditi una donna ritratta su un baldacchino che appare in cielo. La scena non è di facile lettura, e si potrebbe intendere in senso puntuale (illustra un probabile episodio di un romanzo in cui miracolosamente avviene quanto si vede) oppure in senso simbolico (la scena vuole dirci che il sovrano sta parlando di quella donna e la sta magnificando). Attorno al 1700 l'arazziere olandese Alexander I Baert ha tessuto almeno due volte una serie della "Storia di Amadis", variante barocca francese del romanzo epico tardo medievale spagnolo “Storie di Amadis”, che ha avuto nei secoli vari rifacimenti, tra cui l'Amadigi di Torquato Tasso. Una serie di Amadigi e Oriana era già stata tessuta in Olanda alla fine del '500. Due arazzi sono al Poldi Pezzoli di Milano. Nella successiva serie, realizzata da Baert, il testo seguito fu quello dell'opera teatrale francese Amadis, scritta nella Parigi del tempo di Luigi XIV da Quinault, musicato da Lully. La serie fu tessuta sulla base di cartoni che chiaramente spettano, per la parte delle figure, al fiammingo Lodewijk van Schoor; un gruppo di quattro arazzi è a Bayreuth, Neues Schloss, pubblicati da S. Heym, "Amadis und Oriane. Im Zauberreich der barocken Oper. Tapisserien im Neuen Scloss Bayreuth", 1998; un altro gruppo di cinque arazzi con scene in parte diverse è passato in asta a New York, Parke-Bernet Galleries nel 1956. Lo stile di questi arazzi corrisponde perfettamente all’arazzo in oggetto, come anche le bordure, solo un poco più strette. Si può ipotizzare che si tratti di una terza tessitura operata da Baert, sulla base del fatto che il soggetto non compare a Bayreuth
Alexander I Baert (attivo dalla fine del XVII secolo al 1719, Amsterdam)Probabilmente scena tratta dalle “Storie di Amadis” ArazzoProbably a scene from the "Stories of Amadis"Tapestry 385 x 285 cmSi ringrazia il dottor Nello Forti Grazzini per aver suggerito l’attribuzione dell’opera e aver fornito i dati della sottostante schedaLa scena rappresentata è un vero rebus interpretativo e probabilmente si riferisce al sovrano romanzo epico tardo medievale spagnolo dedicato all'amore di Amadigi di Gaula e Oriana. Un sovrano orientale mostra ai sudditi una donna ritratta su un baldacchino che appare in cielo. La scena non è di facile lettura, e si potrebbe intendere in senso puntuale (illustra un probabile episodio di un romanzo in cui miracolosamente avviene quanto si vede) oppure in senso simbolico (la scena vuole dirci che il sovrano sta parlando di quella donna e la sta magnificando). Attorno al 1700 l'arazziere olandese Alexander I Baert ha tessuto almeno due volte una serie della "Storia di Amadis", variante barocca francese del romanzo epico tardo medievale spagnolo “Storie di Amadis”, che ha avuto nei secoli vari rifacimenti, tra cui l'Amadigi di Torquato Tasso. Una serie di Amadigi e Oriana era già stata tessuta in Olanda alla fine del '500. Due arazzi sono al Poldi Pezzoli di Milano. Nella successiva serie, realizzata da Baert, il testo seguito fu quello dell'opera teatrale francese Amadis, scritta nella Parigi del tempo di Luigi XIV da Quinault, musicato da Lully. La serie fu tessuta sulla base di cartoni che chiaramente spettano, per la parte delle figure, al fiammingo Lodewijk van Schoor; un gruppo di quattro arazzi è a Bayreuth, Neues Schloss, pubblicati da S. Heym, "Amadis und Oriane. Im Zauberreich der barocken Oper. Tapisserien im Neuen Scloss Bayreuth", 1998; un altro gruppo di cinque arazzi con scene in parte diverse è passato in asta a New York, Parke-Bernet Galleries nel 1956. Lo stile di questi arazzi corrisponde perfettamente all’arazzo in oggetto, come anche le bordure, solo un poco più strette. Si può ipotizzare che si tratti di una terza tessitura operata da Baert, sulla base del fatto che il soggetto non compare a Bayreuth

SILVER, PAINTINGS, ICONS AND FINE ARTS

Auktionsdatum
Lose: 351
Ort der Versteigerung
Sede Legale
Via Nino Bixio, 34
Milan
Italy
20129
Italy

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