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Los
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Scuola Romana XVII/XVIII secolo
"Paesaggio"
Olio su tela
Roman School of the 17th/18th century
"Landscape"
Oil on canvas
87 x 69 cm
L'opera si inserisce nell'interessante panorama paesaggistico romano a cavallo tra Sei e Settecento. Chiaramente l'opera risente della lezione di Gaspard Dughet, con il divagare in questa vallata lacustre chiusa dalla canonica quinta montagnosa all'orizzonte. Non manca un accenno all'altro grande padre del paesaggio, ovvero Salvator Rosa, che sicuramente ha ispirato la quercia spezzata in primo piano. L'insieme è chiaramente di gusto favolistico e poetico, tutto è sospeso in una dimensione senza tempo, le genti portano vesti del tempo e vesti classiche, come gli accenni architettonici che svariano dai fastosi ruderi diruti, alle antiche torri sino ai rustici casolari. Questi elementi ci aiutano a datare l'opera tra XVII e XVIII secolo, quando a Roma operavano quei maestri che traghettarono il paesaggio da barocco ad arcadico, quali: Jan Franz Van Bloemen, Andrea Locatelli, Paolo Anesi, Paolo Monaldi e Alessio De Marchis e Marco Ricci che ivi muoveva i primi passi che lo condurranno a diventare il più importante esponente del paesaggio veneto del Settecento
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Scuola Romana XVII/XVIII secolo
"Paesaggio"
Olio su tela
Roman School of the 17th/18th century
"Landscape"
Oil on canvas
87 x 69 cm
L'opera si inserisce nell'interessante panorama paesaggistico romano a cavallo tra Sei e Settecento. Chiaramente l'opera risente della lezione di Gaspard Dughet, con il divagare in questa vallata lacustre chiusa dalla canonica quinta montagnosa all'orizzonte. Non manca un accenno all'altro grande padre del paesaggio, ovvero Salvator Rosa, che sicuramente ha ispirato la quercia spezzata in primo piano. L'insieme è chiaramente di gusto favolistico e poetico, tutto è sospeso in una dimensione senza tempo, le genti portano vesti del tempo e vesti classiche, come gli accenni architettonici che svariano dai fastosi ruderi diruti, alle antiche torri sino ai rustici casolari. Questi elementi ci aiutano a datare l'opera tra XVII e XVIII secolo, quando a Roma operavano quei maestri che traghettarono il paesaggio da barocco ad arcadico, quali: Jan Franz Van Bloemen, Andrea Locatelli, Paolo Anesi, Paolo Monaldi e Alessio De Marchis e Marco Ricci che ivi muoveva i primi passi che lo condurranno a diventare il più importante esponente del paesaggio veneto del Settecento
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