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Orologio da parete giapponese da mensola del tipo Yagura-Dokei

In CLOCKS AND WATCHES

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Milan, Italy
Importante e rarissimo orologio da parete giapponese, da mensola, del tipo detto Yagura-Dokei. Cassa in ottone inciso e dorato, a lanterna, sormontata da campana, circondata da quattro colonnine tornite. Quadrante con ore mobili su piccoli cartigli argentati scorrevoli, grande lancetta centrale. Indicazioni calendariali in due finestrelle. Movimento con regolatore a bilanciere, azionato da pesi. Suoneria con ruota partitora. Completo di mensola e pesi in piombo. La misura del tempo nel mondo giapponese prima della riforma del 1873, anno in cui la nazione del Sol Levante adottò lo stile Europeo, si basava su ore di lunghezza variabile in funzione della stagione dell’anno. Di conseguenza, anche negli orologi meccanici gli indicatori delle ore dovevano essere spostati ogni quindici giorni per rispecchiare tale variabilità. Nel nostro orologio, i piccoli marcatori argentati dovevano essere fatti scorrere, allontanandoli o avvicinandoli, a seconda che la durata delle ore aumentasse o diminuisse. Per l'indicazione della data, la cultura giapponese utilizzava il ciclo a base sessagesimale detto Junishi-Jukkan, che veniva usato anche per i cicli di sessant'anni con cui si computavano le ère. I dodici simboli dello zodiaco cinese (Junishi), detti anche dei Dodici Rami Terrestri, comparivano nella finestrella di sinistra, mentre quelli dello Jukkan, cioè dei Dieci Tronchi Celesti, comparivano nella finestrella a destra, e dalla loro combinazione, che cambiava ogn ventiquattro ore, si poteva determinare la data corrente. Gli orologi giapponesi meccanici di tipo tradizionale sono estremamente rari e oggetto di un collezionismo specialistico, anche a livello museale. La presenza in questo esemplare dell’indicazione calendariale lo rende ancora più interessante. Per esemplari analoghi, si veda in letteratura N. H. N. Mody, 'Japanese Clocks', pl. 29 e 30. Metà del XIX secolo. An important and very rare Japanese Yagura-Dokei wall clock. Gilt brass engraved case, topped by a bell, surrounded by four lathe-turned pillars. Dial with movable silvered hour markers and single hand. Double calendar indicators in apertures. Two-arm balance wheel movement, weight driven, striking with count-wheel. Comes with its wooden bracket and lead weights. Traditional time measurement in Japan before 1873, when Japan adopted European time style, was based on variable hour length, on the basis of seasonal hour duration. As a consequence, mechanical clocks needed to have hour markers physically moved on their dials, in order to comply with the different lengths of hours across seasons. In our clock, the small silvered markers slide around the dial, getting closer or more distant, according to shorter or longer hours. Japanese calendar calculated daily dates using a sexagesimal computus, called Junishi-Jukkan, used also for 60-year cycles. The twelve Junishi (i.e. the Chinese zodiac) symbols, also called of the Twelve Terrestrial Branches, appeared in the left aperture; Jukkan symbols (associated to the Ten Heavenly Stems) appeared in the right aperture. From their combination, which changed every twenty-four hours, the date was obtained. Traditional mechanical Japanese clocks are very rare and sought after by specialists, collectors and museums from all over the world. This lot is extremely interesting, thanks to the presence of the double calendar indication. For similar examples in horological literature, see N. H. N. Mody, 'Japanese Clocks', plates 29 and 30. Mid 19th century. H 23 cm
Importante e rarissimo orologio da parete giapponese, da mensola, del tipo detto Yagura-Dokei. Cassa in ottone inciso e dorato, a lanterna, sormontata da campana, circondata da quattro colonnine tornite. Quadrante con ore mobili su piccoli cartigli argentati scorrevoli, grande lancetta centrale. Indicazioni calendariali in due finestrelle. Movimento con regolatore a bilanciere, azionato da pesi. Suoneria con ruota partitora. Completo di mensola e pesi in piombo. La misura del tempo nel mondo giapponese prima della riforma del 1873, anno in cui la nazione del Sol Levante adottò lo stile Europeo, si basava su ore di lunghezza variabile in funzione della stagione dell’anno. Di conseguenza, anche negli orologi meccanici gli indicatori delle ore dovevano essere spostati ogni quindici giorni per rispecchiare tale variabilità. Nel nostro orologio, i piccoli marcatori argentati dovevano essere fatti scorrere, allontanandoli o avvicinandoli, a seconda che la durata delle ore aumentasse o diminuisse. Per l'indicazione della data, la cultura giapponese utilizzava il ciclo a base sessagesimale detto Junishi-Jukkan, che veniva usato anche per i cicli di sessant'anni con cui si computavano le ère. I dodici simboli dello zodiaco cinese (Junishi), detti anche dei Dodici Rami Terrestri, comparivano nella finestrella di sinistra, mentre quelli dello Jukkan, cioè dei Dieci Tronchi Celesti, comparivano nella finestrella a destra, e dalla loro combinazione, che cambiava ogn ventiquattro ore, si poteva determinare la data corrente. Gli orologi giapponesi meccanici di tipo tradizionale sono estremamente rari e oggetto di un collezionismo specialistico, anche a livello museale. La presenza in questo esemplare dell’indicazione calendariale lo rende ancora più interessante. Per esemplari analoghi, si veda in letteratura N. H. N. Mody, 'Japanese Clocks', pl. 29 e 30. Metà del XIX secolo. An important and very rare Japanese Yagura-Dokei wall clock. Gilt brass engraved case, topped by a bell, surrounded by four lathe-turned pillars. Dial with movable silvered hour markers and single hand. Double calendar indicators in apertures. Two-arm balance wheel movement, weight driven, striking with count-wheel. Comes with its wooden bracket and lead weights. Traditional time measurement in Japan before 1873, when Japan adopted European time style, was based on variable hour length, on the basis of seasonal hour duration. As a consequence, mechanical clocks needed to have hour markers physically moved on their dials, in order to comply with the different lengths of hours across seasons. In our clock, the small silvered markers slide around the dial, getting closer or more distant, according to shorter or longer hours. Japanese calendar calculated daily dates using a sexagesimal computus, called Junishi-Jukkan, used also for 60-year cycles. The twelve Junishi (i.e. the Chinese zodiac) symbols, also called of the Twelve Terrestrial Branches, appeared in the left aperture; Jukkan symbols (associated to the Ten Heavenly Stems) appeared in the right aperture. From their combination, which changed every twenty-four hours, the date was obtained. Traditional mechanical Japanese clocks are very rare and sought after by specialists, collectors and museums from all over the world. This lot is extremely interesting, thanks to the presence of the double calendar indication. For similar examples in horological literature, see N. H. N. Mody, 'Japanese Clocks', plates 29 and 30. Mid 19th century. H 23 cm

CLOCKS AND WATCHES

Auktionsdatum
Lose: 140
Ort der Versteigerung
Sede Legale
Via Nino Bixio, 32
Milan
Italy
20129
Italy

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